Descrizione

Il progetto si propone la riqualificazione e il rinnovato utilizzo di un’area di proprietà pubblica, attualmente in stato di abbandono e totale degrado che si intende riutilizzare mediante l’insediamento di attività di agricoltura urbana, biologica e a filiera corta (km 0). Le attività previste avranno una duplice destinazione: a) Avviare anche a Verbania l’esperienza degli “orti urbani”, accentuandone la funzione sociale, educativa, economica ed anche paesaggistica; b) Inserire anche una occasione di sperimentazione di nuove tecniche agronomiche alla scala urbana, in questo caso la cosiddetta “acquaponica”, una tecnica che permette in spazi ridotti una elevata produttività di vegetali orticoli in abbinamento/integrazione con la pratica della itticoltura. La pratica degli orti urbani è una esperienza ben nota e diffusa con successo e molto apprezzata in molte città europee. E’ nota la funzione socializzante di queste esperienze nelle aree urbane sia tra chi la pratica (in concessione) e i cittadini che possono attraversare l’area degli orti quando questi (come in questo progetto) sono concepiti e progettati anche con attenzione all’aspetto paesistico (orti-giardino). L’uso degli spazi sarà progettato anche per favorire occasioni di sperimentazione di nuove colture ma anche per permettere di impiantare ad esempio alberi di “frutta desueta” in collaborazione con le “banche del seme”. In aggiunta all’aspetto sociale “classico”, intendiamo avviare in modalità di sperimentazione la citata tecnica dell’Acquaponica che si localizzerebbe all’interno delle esistenti serre (da ristrutturare). L’obiettivo è di costruire un “impianto pilota”, piccolo ma su scala reale, in cui sperimentare e “valutare” la tecnica, che si presenta come molto interessante nella filiera della agricoltura urbana. In fase di gestione si potrà chiedere per questo anche l’aiuto e la supervisione di Strutture di ricerca pubblica e Organizzazioni del settore agricolo ma anche del settore del settore ittico. Va da sé che tutto il progetto sarebbe a disposizione come “opportunità didattica” delle scuole di Verbania.